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Descrizione
OGGETTO: Piano Nazionale Di Ripresa E Resilienza – Missione 4: Istruzione E Ricerca – Componente 1 Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università Investimento 3.2: Scuola 4.0 – Azione 1 – Next generation classroom – Ambienti di apprendimento innovativi
CNP: M4C1I3.2-2022-961-P-20828
CUP: C94D22003560006
CIG: Z0D3CC727B
DETERMINA SEMPLIFICATA DIRETTAMENTE AFFIDATIVA
Affidamento diretto su MEPA tramite ORDINE AD ESECUZIONE IMMEDIATA inferiore ai 140.000 euro ai sensi dell’art. 50 comma 1 lettera b) del Dlgs 36/2023 e in conformità con la prorogata legge 108/2021 cosiddetto “decreto semplificazioni BIS” anche in deroga all’art. 45 del DI 129/2018
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO il DPR 275/99, concernente norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2020 n. 166, recante “Regolamento concernente l’organizzazione del Ministero dell’Istruzione”;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241e ss.mm.ii. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la Legge 15 marzo 1997, n. 59, concernente “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTO il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’Art.21, della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTO l’Art. 26 c. 3 della Legge 23 dicembre 1999, n. 488 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge finanziaria 2000) e ss.mm.ii.;
VISTO il D.Lgs30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii. recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche”;
TENUTO CONTO delle funzioni e dei poteri del Dirigente Scolastico in materia negoziale, come definiti dall’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dall’articolo 1, comma 78, della legge n. 107 del 2015 e dagli articoli 3 e 44 del succitato D.I. 129/2018;
VISTA la Legge 13 luglio 2015, n. 107 recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
VISTO l’art. 1, comma 449 della L. 296 del 2006, come modificato dall’art. 1, comma 495, L. n. 208 del 2015, che prevede che tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche, ivi comprese le scuole di ogni ordine e grado, sono tenute ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni stipulate da Consip S.p.A.;
VISTO l’art. 1, comma 450, della L. 296/2006, come modificato dall’art. 1, comma 495, della L. 208/2015 450, il quale prevede che «Le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, […] specificando tuttavia che «Per gli istituti e le scuole di ogni ordine e grado, […] sono definite, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, linee guida indirizzate alla razionalizzazione e al coordinamento degli acquisti di beni e servizi omogenei per natura merceologica tra più istituzioni, avvalendosi delle procedure di cui al presente comma;
VISTO l’art. 1 comma 130 della legge di bilancio che dispone: “All’articolo 1, comma 450, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole: «1.000 euro», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «5.000 euro»”;
VISTO il D.Lgs 31 marzo 2023 n. 36 recante “Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici;
CONSIDERATO in particolare l’art. 17, comma 1, del D.Lgs. 36/2023, il quale prevede che, prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, le stazioni appaltanti, in conformità ai propri ordinamenti, decretano o determinano di contrarre, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte;
CONSIDERATO in particolare l’art. 17, comma 2, del D.Lgs. 36/2023, il quale prevede che, in caso di affidamento diretto, l’atto di cui al comma 1 individua l’oggetto, l’importo e il contraente, unitamente alle ragioni della sua scelta, ai requisiti di carattere generale e, se necessari, a quelli inerenti alla capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale;
CONSIDERATO in particolare l’Art. 50 comma 1, lettera b), del D.Lgs 36/2023 che prevede che “le stazioni appaltanti procedono in affidamento diretto dei servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, anche senza consultazione di più operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante”;
CONSIDERATO che ai sensi dell’articolo 62, comma 1, “tutte le stazioni appaltanti, fermi restando gli obblighi di utilizzo di strumenti di acquisto e di negoziazione previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa, possono procedere direttamente e autonomamente all’acquisizione di forniture e servizi di importo non superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti, e all’affidamento di lavori d’importo pari o inferiore a 500.000 euro, nonché attraverso l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza qualificate e dai soggetti aggregatori;
VISTO il D.Lgs 25 maggio 2016, n. 97 recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il D.I. 28 agosto 2018, n. 129 “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107”;
CONSIDERATO in particolare l’Art. 4 c. 4 del D.I. 28 agosto 2018, n. 129 che recita “Con l’approvazione del programma annuale si intendono autorizzati l’accertamento delle entrate e l’impegno delle spese ivi previste”;
VISTO il Decreto n. 76/2020 cosiddetto “Decreto Semplificazioni” e la successiva legge di conversione n° 120/2020 che instituisce un regime derogatorio a partire dalla entrata in vigore del decreto fino alla scadenza del 31/12/2021
VISTO in particolare l’articolo 1 comma 2 lettera 2) che eleva il limite per gli affidamenti diretti “anche senza previa consultazione di due o più operatori economici” a euro 75.000,00;
VISTO la legge 108/2021 di conversione del Decreto di Legge n° 77 del 31 maggio 2021 cosiddetto decreto semplificazioni Bis;
VISTO in particolare l’articolo 51 comma 1 lettera a) punto 1. che eleva il limite per gli affidamenti diretti “anche senza previa consultazione di due o più operatori economici” a euro 139.000,00 euro;
VISTO in particolare l’art. 55 comma 1 lettera b) punto 1 che recita “al fine di rispettare le tempistiche e le condizioni poste dal Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, nonché’ dal regolamento (UE) 2020/2221, del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020, le istituzioni scolastiche, qualora non possano far ricorso agli strumenti di cui all’articolo 1, commi 449 e 450, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere anche in deroga alla citata normativa nel rispetto delle disposizioni del presente titolo”;
VISTO in particolare l’art. 55 comma 1 lettera b) punto 2. che autorizza il Dirigente Scolastico ad operare in deroga alle disposizioni del Consiglio di istituto di cui all’art. 45 comma 2 lettera a);
VISTO in particolare il pronunciamento del MIMS (ex MIT) n° 753/2020 che, in risposta a quesito risponde testualmente: “Con riferimento a quanto richiesto, si rappresenta che l’affidamento diretto previsto dall’art. 1, comma 2 della legge n. 120/2020 in deroga all’art. 36, comma 2, del codice non presuppone una particolare motivazione nè lo svolgimento di indagini di mercato;
VISTO in particolare il pronunciamento del MIMS (ex MIT) n° 764/2020 che, in risposta a quesito risponde testualmente: “L’affidamento diretto, in quanto tale, avviene sic et simpliciter e dunque non presuppone una particolare motivazione nè tanto meno, l’esperimento di indagini di mercato. Non è neppure prescritto l’obbligo di richiedere preventivi. Il legislatore, infatti, per appalti di modico importo ha previsto tali modalità di affidamento semplificate e più “snelle” al fine di addivenire ad affidamenti in tempi rapidi. L’eventuale confronto dei preventivi di spesa forniti da due o più operatori economici rappresenta comunque una best practice, salvo che ciò comporti una eccessiva dilazione dei tempi di affidamento che, invece, sarebbe in contrasto con la ratio che informa l’intero decreto semplificazione;
VISTA la Delibera del Consiglio d’Istituto n. 20 del 15/02/2023 di adesione al Progetto;
VISTE le Delibere del Collegio dei Docenti n. 42 del 26/012023 (per la Scuola Secondaria di Primo Grado) e n. 47 del 30/01/2023 per la Scuola Primaria e dell’Infanzia di adesione al Progetto;
VISTO il regolamento (UE) 2018/1046 del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, n. 1301/2013, n. 1303/2013, n. 1304/2013, n. 1309/2013, n. 1316/2013, n. 223/2014, n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, EURATOM) n. 966/2012;
VISTO regolamento (UE) 12 febbraio 2021, n. 2021/241, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
VISTO il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021;
VISTO il regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, definendo una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale;
VISTO il decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge del 29 luglio 2021, n. 108, recante «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure» e, in particolare, l’art, 41, comma 2-ter;
VISTO il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la cui valutazione positiva è stata approvata con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021 e notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021 e, in particolare, la Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.3 “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione 14 giugno 2022, n. 161, con il quale è stato adottato il “Piano Scuola 4.0” in attuazione della linea di investimento 3.2 “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU;
VISTO Allegato 1 – Riparto delle risorse alle istituzioni scolastiche in attuazione del Piano “Scuola 4.0” e della linea di investimento 3.2 “Scuola 4.0″, finanziata dall’Unione Europea – Next generation EU – Azione 1 – Next Generation Classroom
VISTO le istruzioni operative dell’Unità di missione per il PNRR del Ministero dell’istruzione e del merito prot. n. 107624 del 21 dicembre 2022;
VISTO l’atto di concessione prot. n. 40458 del 17/03/2023 che costituisce formale autorizzazione all’avvio del progetto e contestuale autorizzazione alla spesa;
VISTA la delibera del Consiglio d’Istituto n. 2 del 18/10/2022 con la quale è stato approvato l’aggiornamento del P.T.O.F. per l’Anno Scolastico 2022/2023;
VISTA la delibera del Consiglio d’Istituto n. 18 del 15/02/2023 con la quale è stato approvato il PROGRAMMA ANNUALE per l’anno scolastico 2023;
PRESO ATTO della mancata predisposizione del Programma Biennale/Triennale degli Acquisti in quanto non erano al momento previsti acquisti superiori a 40.000,00/140.000,00 euro al netto dell’IVA;
DATO ATTO che i prodotti presenti in Convenzioni Consip non rispondono alle necessità della Scuola;
DATO ATTO che in Consip nel sistema di negoziazione MEPA esistono prodotti rispondenti alle esigenze dell’Istituzione Scolastica, anche in relazione al progetto esecutivo redatto dal progettista prof. ing. Luca Tufari nominato con lettera di incarico prot. n. 3732 del 08/06/2023;
VISTA la documentazione richiesta e ricevuta e in particolare:
- la dichiarazione presentata in merito alla consapevolezza della clausola risolutiva del contratto in relazione alla mancanza anche di uno solo dei requisiti previsti dall’art. 94 del Dlgs. 36/2023 e/o della non rispondenza di anche una sola delle autodichiarazioni presentate e/o di anche una sola delle clausole contrattuali esplicitamente indicate nella dichiarazione stessa;
- la dichiarazione sullo stato della situazione occupazionale della ditta ai sensi dell’art. 47 della legge 108/2021 di conversione del cosiddetto “decreto semplificazioni”;
- le dichiarazioni relative alla tracciabilità dei flussi finanziari;
- la dichiarazione relativa al possesso dei requisiti di moralità art. 95-95, e ai requisiti tecnico/professionali ed economico/finanziari art. 96-97-98-100 del Dlgs. 36/2023 rilasciata sul modello telematico DGUE;
- La dichiarazione resa in merito al “Titolare Effettivo” ai sensi del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 di attuazione della direttiva 2005/60/CE;
- La dichiarazione in merito alle certificazioni DNSH e le relative schede compilate;
- La dichiarazione in materia di Criteri Ambientali Minimi (CAM);
VISTO l’art. 17 comma 9 del D.lgs. 36/2023 che autorizza la pubblica amministrazione a dare esecuzione al contratto in urgenza annoverando tra le cause di urgenza anche la possibile perdita di fondi comunitari;
PRESO ATTO della dichiarazione sulla rispondenza degli articoli offerti al rispetto principio di non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 (DNSH);
PRESO ATTO della dichiarazione del possesso dei requisiti CAM per i prodotti richiesti;
DETERMINA
Art. 1
Tutto quanto in premessa indicato fa parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Art. 2
Si delibera l’affidamento diretto attraverso ORDINE AD ESECUZIONE IMMEDIATA, alla Ditta Didacta Service S.r.l. Via A. Perugini, n. 15/E – 88046 Lamezia Terme (CZ) per la fornitura di quanto dettagliatamente elencato nel capitolato tecnico allegato al progetto esecutivo che costituisce parte integrante della presente determina;
Art. 3
L’importo complessivo oggetto della spesa, desunto dai prezzi di catalogo del fornitore, per
l’acquisizione in affidamento diretto di cui all’Art. 2 è determinato in € 16.499,99 (Eurosedicimilaquattrocentonovantanove/99) comprensivo di IVA ovvero € 13.524,59 (Eurotredicimilacinquecentoventiquattro/59) IVA esclusa.
La spesa sarà imputata, nel Programma Annuale, sull’Attività A 03 311 che presenta un’adeguata
e sufficiente disponibilità finanziaria.
Art. 4
Si approvano contestualmente alla presente gli atti relativi alla procedura stessa
Art. 5
Ai sensi dell’Art. 15 del Decreto legislativo. n. 36/2023 e ss.mm.ii. e dell’Art. 5 della Legge 7
Agosto 1990, n. 241 è stato individuato quale Responsabile del Progetto il Dirigente Scolastico
dott.ssa Manuela Baffari.
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Manuela BAFFARI
Allegati
Ulteriori informazioni
Protocollo: 6915 del 09-11-2023
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